accompagno le persone attraverso il lutto perinatale e il lutto

Le mie figlie sono in ogni momento felice

Le mie figlie sono in ogni momento felice

«Quando mi accorgo che sto vivendo un momento felice, subito dopo mi sento in colpa perché ho la sensazione di stare dimenticando mia figlia, mio figlio».

Quanto è difficile allontanarsi dal dolore perché il dolore è ciò che resta di quel figlio che non c’è più. Senza dolore dove va a finire quel figlio?

Le mie figlie sono in ogni mio momento felice.

Sono più lì che altrove.

Di sicuro non sono nel dolore, poiché in esso c’è la loro morte, non loro.

Loro non sono la loro morte.

La loro morte è il loro ultimo atto nella mia vita: non ho proprio voluto che un solo momento riuscisse a cancellare gli altri numerosi momenti vissuti insieme.

Le mie figlie sono, dunque, in ogni momento felice, perché il momento di felicità non sarebbe felice in quel modo, senza il loro essere passate nella mia vita.

Loro ci sono state e hanno cambiato me.

Loro sono morte e la loro morte ha cambiato il mio modo di essere felice. Lo ha reso più consapevole, più prezioso.

Ho scelto che la felicità valesse quanto la pena, perché ogni sensazione mi porta in un luogo che merita di essere esplorato.

In ogni luogo in cui vado, porto tutto ciò che mi ha reso ciò che sono; porto anche loro. Loro sono in me, anche se non le penso e anche se non ricordo a me stessa che loro sono state nella mia vita e ora non più.

Ad un certo punto ho accettato che non le avrei mai avute fuori da me: le ho messe dentro e stanno lì. Ci sono come ci sono i polmoni, lo stomaco, il cuore… non ho bisogno di ricordarmi che ho i polmoni, lo stomaco e il cuore, lo so e basta.

Ogni mio momento felice è felice e basta: tutto di me gioisce.

Ad un certo punto ho proprio deciso che la morte non avrebbe avuto la meglio sulla vita. Né quella che è stata, né quella che sarebbe venuta.

Le mie figlie sono in ogni momento felice

Pubblicato per la prima volta il 26 novembre 2022

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