accompagno le persone attraverso il lutto perinatale e il lutto

Incontrare se stessi

Incontrare se stessi

Mi rendo conto che il mio modo di affrontare il lutto perinatale rimane diverso da ciò che comunemente si fa.

Non edulcoro la realtà.

I figli muoiono.

I figli non sono solo sognati, sono proiettati nel futuro solo dopo essere stati materialmente vissuti nel presente.

Poco o tanto non ha importanza: il tempo non esiste nella relazione con un figlio. A detta della fisica quantistica non esiste per nulla…

I figli sono figli.

Non sono angeli, stelle, meteore, arcobaleni e chi più ne ha, più ne metta.

Il dolore non è il lascito di quel bambino, non me ne prendo cura al posto suo.

Non lo curo nemmeno, ché oggi ‘curare’ significa troppo spesso ‘spegnere’, mica tanto di più.

Il dolore è un segnale che dice un mucchio di cose.

Va ascoltato e certamente curo e mi prendo cura di me, che poi sono colei che necessita di tutto questo, perché io sto male, mica il dolore… e prendendomi cura di me, pian piano starò meglio.

Perché il lutto finisce, anche. Prima o poi. È importante saperlo.

Non produco ninnoli, simboli, marchi da diffondere come amuleti.

Piuttosto ne sostengo la creazione personale.

È molto importante fare da sé, lì dentro c’è un pezzo grande di elaborazione.

Fare per tutti è un’altra faccenda… rendere il proprio lutto il lutto di tutti… è un’altra faccenda.

A me fa paura, per dire… e mi inquieta anche un po’.

Ecco, siamo in un’epoca storica di tabù della morte e di disorientamento generale.

Attraversare il lutto, qualunque lutto, a maggior ragione quello perinatale che è il tabù nel tabù, significa incontrare se stessi, nudi e puri. Vedersi nelle fragilità, ma soprattutto scoprire le risorse.

Se il lutto viene trasformato in una via crucis con ninnoli e riti ad ogni tappa, lì non si incontra che il lutto di chi ha inventato quel percorso.

Noi non ci siamo più…

Attraversare il lutto senza mai pronunciare la parola morte… boh… mi stride proprio.

Eppure. Eppure funziona.

Funziona nell’epoca del tabù della morte: è esattamente ciò che serve per proseguire a negare l’evidenza.

Potremmo smettere di avere paura di incontrare la morte, se finalmente ci accorgessimo che lei esiste, proprio perché noi esistiamo e viviamo!

Incontrare se stessi

Pubblicato per la prima volta il 12 maggio 2022

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