Superare la paura della morte
Qualche anno fa ho partecipato ad un seminario in cui sono state portate storie di esperienze vicino alla morte, quelle che vengono definite NDE. La relatrice desiderava rassicurare sul processo del morire: il trapasso non ci deve spaventare perché si tratta di una trasformazione grazie alla quale ci ritroveremo in un luogo di serenità e amore.
Al termine dell’evento ho fermato la relatrice e le ho portato la mia perplessità: chi vive le NDE ne ha un’esperienza diretta che riporta, ma chi non vive le NDE non può far altro che fidarsi, ‘credendo’ in qualcosa che non le appartiene, un po’ come si fa quando si crede in un dio.
Ha senso chiedere alle persone di credere che l’esperienza altrui sarà anche la loro?
Cioè, per provare a superare la paura della morte, dobbiamo passare attraverso una qualche fede in qualcosa o qualcuno? Oppure la nostra condizione umana – in quanto tale – ci chiede di Saper Stare in un grande mistero, dall’inizio della nostra esperienza terrena, fino alla sua fine?
In altre parole: è più importante riuscire – in qualunque modo possibile – a superare la paura della morte, oppure riconoscere che non possiamo avere risposte certe e che faccia parte del nostro passaggio in questa dimensione cercare di fare del nostro meglio senza di esse?
Probabilmente la risposta a questa domanda resta soggettiva come ogni percorso umano: c’è chi vive esperienze che conducono a ritenere di possedere la risposta (come accade per chi vive le NDE, per esempio), pur essendo tali esperienze talvolta piuttosto differenti, suscitando così il dubbio in chi deve aver fede su cosa sia più vero fra esse.
C’è chi invece preferisce o può avere fede in qualcosa o qualcuno: è possibile scegliere che la risposta si trovi nel racconto che pare essere più verosimile, per tradizione o cultura o fiducia verso chi lo professa.
Infine c’è chi non può che far senza tutto: sia l’esperienza che la fede.
Ecco, io sto lì, fra coloro che sono affascinati dalle esperienze altrui senza poter credere in nulla che non si sia sperimentato in prima persona. Eppure sento di avere maturato una profonda fiducia in qualcosa che non è molto considerato fra le possibili strategie scaccia paura.
Ho sperimentato la mia capacità di farcela ed è su quella che mi baso: penso non ci sia nulla di più spaventoso di vivere senza sapere nulla… eppure lo sto facendo da quasi 47 anni e ancora non ne ho abbastanza!
Vivere è un’esperienza splendida, anche nella sua durezza e probabilmente per il suo mistero.
Io penso di saper trovare le risorse per affrontare ciò che stare qui richiede. Anche il morire. Persino la morte di chi amo.
Non dico che sia facile, dico che – avendolo già fatto – so di poterlo fare.
Superare la paura della morte
Pubblicato per la prima volta il 30 gennaio 2023